A volte mi capita ancora di trovarmi di notte solo in compagnia dei rumori della notte, con la luce del monitor che illumina la stanza. È cominciato tutto con questo giocattolo, avevo 13 anni e non ho mai smesso da allora, facendo di quel gioco la mia professione. Restavo sveglio fino a tardi per conquistare la televisione che faceva da monitor, mentre tutti dormivano. Oggi lo faccio per lavoro, per controllare i sistemi da possibili infezioni. Per me resta comunque un gioco. Sono le persone che mi fanno impazzire, non le macchine, quelle non lo fanno mai, quelle sono le mie alleata. Anche le più complesse risultano docili docili alle mie dita.